VILLA MABULTON
SU PEI MONTI
Rassegna culturale autunno 201
12 novembre
ROBERTO MICOL
Roberto Micol è nato a Trieste nel 1948 e vive a Duino (TS).
La passione di Micol per l’arte ha inizio da giovane e già negli anni ’70, frequenta laboratori di importanti artisti e da inizio ad esposizioni. Per necessità personali si allontana dalla scena artistica per alcuni anni per poi rientrare nel mondo dell’arte frequentando da subito con assiduità e impegno il laboratorio di disegno, figura e incisione del maestro Franco Chersicola e alla Scuola del Vedere.
Riprende così la via delle esposizioni sia personali che collettive, in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia conseguendo premi e segnalazioni.
I temi trattati da lui sono vari e vanno dai paesaggi marini, a lui tanto cari, animali e montagne. Lo spirito attento di Micol verso la natura lo porta a fare sperimentazioni tecniche per donare a ciò che ritrae la giusta e personalissima immagine, l’uso dei gessetti, carboncini, pastelli, acquerelli e chine fanno raggiungere alle opere risultati d’alto spessore artistico.
Qui rappresentati sono i paesaggi di montagna, arbusti stilizzati fino a sfiorare l’astratto, le acque colorate, gelide dei laghi di montagna, viste a microscopio, perché Micol è entrato nella loro essenza e ha catturato il vibrante colore ottenuto dall’assorbimento dell’acqua da ciò che la circonda.
I paesaggi ricordo di Micol non sono copiati da cartoline o ritratti dal vero, ma riproducono vecchi ricordi di vita vissuta, momenti felici di villeggiatura con la sua amata famiglia, momenti carichi d’amore, positività ed energia.
Ciò e quel che si evince dai suoi paesaggi, dai colpi di spatola, di pennello o dall’uso delle sue mani è ciò che Roberto custodisce gelosamente dentro se e che, attraverso l’atto creativo, riesce a fissare su carta, i suoi sentimenti più profondi in una sorta di libro ricordo.
La prospettiva nei quadri di Micol è precisa e atta a trasportarci magicamente al di là di ciò che si vede, in una specie di continuazione che riprende poi negli altri quadri eseguiti.
Il gioco chiaroscurale ottenuto dagli inchiostri viene sempre smorzato e ravvivato da inserimenti cromatici di azzurri, gialli e rosa destinati a vivificare ciò che è rappresentato, essi sono la guida di lettura del quadro stesso.
Nonostante che, la pittura di Micol sia istintiva, veloce e dinamica, non perde mai l’armonia e il bilanciamento delle parti, talvolta i suoi quadri possono essere ammirati anche capovolti e non perdono comunque il loro significato e equilibrio.
Un’ artista dal timbro delicato, elegante e di grande impatto, dalla texture pragmatica ordita nella profondità insondabile della coscienza che oscilla tra caratteri simbolici ed esistenziali.
Raffaella Ferrari