REMO LANA E L’ENERGETISMO ARTISTICO
Remo Lana nasce a Cernusco sul Naviglio (BS) nel 1940, è autodidatta, pittore, scultore, poeta, autore di saggi dell’arte poetica e descrittiva , attivista nel campo dell’arte con Gallerie e Associazioni, ha esposto in tutto il mondo ottenendo elogi dalla critica e dai fruitori oltre che importanti riconoscimenti dalle istituzioni.
E’ creatore del filone artistico ENERGETISMO dalla fine degli anni ‘70 in cui i principi della corrente sono le tonalità dei colori, atti a stimolare la nostra energia e vivacità intima, attraverso questa corrente egli mira ad aiutarci ad esternare la nostra positività ed ottimismo, facendo esplodere la gioia di vivere. Molte sono le personali siglate dall’autore, più di 200 e durante il suo lungo percorso artistico conquista più di 20 Medaglie d’oro.
Durante il suo cammino nel mondo dell’arte Lana sperimenta ed esamina varie tecniche artistiche, ma la tecnica prediletta rimane olio su tela o tavola per i dipinti. La tavolozza è arricchita da vivaci cromie che vanno da bruni a gialli, blu, rossi fuoco e verdi brillanti, la tavolozza dei colori di Remo è sempre al completo.
Le sculture dell’artista si agganciano all’arte del riciclo e i “rottami” di ferro, vetro, etc.. riesumati dalle sue incessanti ricerche e collegati alla vita dell’uomo contadino, l’uomo combattente, vengono riproposti sottoforma di installazione, sono un ponte tra il mondo antico e il mondo moderno, grazie a particolari inserimenti immessi nell’oggetto prescelto, alcune di queste opere ricordano lo spirito dadaista.
L’attività editoriale di Lana è ricca e vede numerose pubblicazioni firmate di suo pugno, ricordiamo: Ricordi, La Gioia nei secoli, la gioia di vivere, Odolo e la sua gente, etc…
Ma chi è Remo Lana? E’ un cantore della vita, un espressionista della quotidianità, un indagatore dell’uomo e della sua cultura, un attento osservatore dei moti dell’animo, istintivo, fantasista, entusiasta ed energico poeta del colore, libero cantore del positivismo e della gioia, egli filtra dalla vita le esperienze più belle e positive, poi attiva la tavolozza e ci rimanda in un infinità di cromie il suo pensiero, come lui stesso ha vissuto il momento, l’emozione del momento, l’energia del suo vissuto.
Inizialmente i temi riprodotti e trattati riguardavano paesaggi, nature morti, scorci incantevoli del suo territorio, con l’avvento dell’Energetismo due sono i filoni che più l’hanno impegnato uno è dedicato al Ciclo dantesco e l’altro al ciclo spaziale.
La divina Commedia costituisce storicamente il più potente affresco dei luoghi dell’aldilà che hanno ispirato artisti di ogni epoca o paese ricordiamo le opere di: Botticelli, Delacroix, Alba Gonzales, Raffaellao, Michelangelo, Blake, Picasso, Dalì, Guttuso dove vediamo raffigurate attraverso variegati mezzi espressivi: incubi, angosce, estasi, sguardi visionari, cantiche dantesche. . Ogni illustratore nel leggere Dante per immagini ci mette moltissimo del suo, e questo è il caso di Remo Lana che
coglie con virtuosismo romantico gli aspetti più realistici dell’opera dantesca e sviluppa attraverso colorati intrecci di orditi e trame ed inserimenti figurativi un linguaggio atto a stimolare la pietas del lettore-osservatore valorizzandone ancor più il messaggio dantesco. Lana usa un modo d’esprimersi originale d’impianto figurativo lontano da qualsiasi imitazione rinunciando in parte al bianco e nero e dando ampio spazio al colore dove immerge il proprio segno grafico potente. Emblemtiche sono le opere che portano come titolo alcuni versi tratti dalla Divina Commedia: “Uomini fummo ed or siam fatti sterpi”, La porta dell’inferno, Energetismo di pace e poesia, nobiltà dell’uomo, Il nocchiere infernale, “O Gloria della gente umana”.
Nelle opere dedicate a questo ciclo ci si immette in una dimensione fantastica di sospensione e d’incanto avvolto a tratti da un simbolismo metafisico, altre volte da impressionismo scientifico alla Seurat e cubismo sintetico/analitico. Il cenno all’arte informale sta per lo più nei fondi creando un positivo dialogo del quadro dentro al quadro. Cerchi, forme geometriche colore steso con meticolosi e ricercati intrecci, più materici a volte altre volte leggeri e quasi trasparenti, tutto investito dalla costante luce della creatività.
Energetismo spaziale è un ciclo dedicato agli astri e si collega comunque alla rilettura dell’opera dantesca la divina commedia.
Qui l’artista indaga al mistero della vita, alla risposta sull’esistenza dell’aldilà, all’immenso bello dell’infinito della cosa senza fine. I segni geometrici entrano in gioco, cerchi, lo scandire del tempo il cerchio della vita, luci ombre tinte più vivaci e altre più spente appositamente accorpate ed accoppiate per creare un ambiente sempre avvolgente e accogliente.
La ricerca dal tono fabiesco/psichico condotta da Remo Lana che si proietta nel passato, nel presente e nel futuro ha come base sempre l’uomo, la sua spiritualità, la speranza, le sue fragilità e punti di forza. All’uomo è dato l’incarico di incivilire il mondo rendendolo migliore, l’artista passa da momenti evocativi alla ricerca di chiarezza nel mistero, cosicché attraverso la pittura Lana esprime il suo ideale e traccia il segno in cui si esalta il positivo senso della vita.
Energetismo, come interpretato dall’autore è dunque flusso di energia che promana dall’animo umano che lega tutte le cose a mezzo di costruzioni geometriche compositive, soggetti che vanno da quelli danteschi a quelli storici, ambientali e a quelli legati alla vita dello spirito e delle cose.
Lana ci regala le tensioni della vita che si trasformano in pittura e ci vengono ridonate sottoforma di energia positiva che noi spontaneamente respiriamo.