È facile far rapire il nostro sguardo dalla bellezza e coglierne l’essenza, questo accade specialmente ammirando la natura e il suo riflesso emblematico nelle varie espressioni artistiche. Particolarmente siamo attratti da opere che rappresentano paesaggi, nature morte, figure di donna, rimpolpati magari da colori accesi o crepuscolari ed elegiaci, che ci rimandano trasudati di un mondo intimistico vissuto dagli artisti, che hanno voluto suggellare, a mezzo dell’Arte, un personale momento di estasi o nostalgia, imbibire di Sé quell’attimo da ricordare e trascrivere, rispondendo nell’immediato ad un’urgenza interiore. Antonio Arte, ha dedicato gran parte della sua vita all’Arte nutrendola con il suo talento che si è esplicitato sin dalla giovane età. Il suo lunghissimo percorso artistico l’ha portato a conseguire grandi successi, oltre che innumerevoli partecipazioni a mostre collettive e personali sia in Italia che all’estero, in ambienti pubblici e privati, e conseguendo sempre un nutrito interesse sia da parte dalla critica che dai fruitori. L’animo di Antonio percepisce l’energia della Natura e risponde al suo richiamo, in quanto ne riconosce la sua legge. Nella produzione paesaggistica realizzata dal maestro, composta da colori maggiormente amalgamati con risultanze perlopiù di tonalità calde e mai primari, ivi risiedono le sue radici e con esse consegna il proprio intimo omaggio alla sua terra. Antonio ne fa a lei tributo, ancorando così, a mezzo dell’Arte, quel legame indissolubile con le sue origini. Gli impulsi emotivi della creazione sono visivamente placati e trapela uno stato di immobilità nelle scene ritratte, che sembra quasi abbiano un tempo bloccato, e che si trasforma poi in culla di pura emozione. Nei paesaggi proposti, dai colori crepuscolari, trasognanti, si notano i segni del passaggio della mano dell’uomo, paesaggi immessi e costruiti in scenari dal gusto metafisico dove tutto pare essere immobile, come se il mondo si fosse fermato per bloccare uno “scatto”, atto a sugellare l’estasi di un momento per consegnarci dirimpetto la preziosità di un profondo respiro. L’indagine e l’osservazione della Natura che lo circonda, hanno esercitato sull’artista profondi e privati mutamenti interiori, dove i colori accolgono in sé l’aura di un’atmosfera pregiata e “adamitica” soprattutto in alcuni particolari che sono stati inseriti in un ambiente antropico curato e ricercato, raggiungendo così elevati risultati di purezza e armonia dell’insieme. Nelle opere di Antonio si evince un equilibrio e un ordine delle cose che rifuggono all’istintualità dell’esecuzione, tutto è ben meditato e trascritto con rispetto ed eleganza liturgica. Interessanti sono le prospettive proposte e che “zumano” sugli elementi che l’artista desidera vengano messi in primo piano, dove cadrà inevitabilmente l’attenzione del fruitore e da dove principierà il racconto, eliminando così la distanza tra Arte e osservatore. Quella di Arte è continua indagine sia dedicata all’equilibrio che alla perfezione formale e si spinge anche oltre la ricerca cromatica di una tavolozza usuale perché è priva di colori primari, ma nei suoi paesaggi compare una nuova realtà e con lei la consapevolezza del “mondo natura” in simbiosi, per una volta, con il sentimento umano e il suo pensiero. Il pacato paesaggismo dunque si alimenta di sobrietà e semplicità espresse solennemente.
Un altro tema caro al maestro, oltre che una vasta produzione di nature morte, sono i ritratti, per lo più dedicati alla donna. L’espressività conferita a questi ritratti, posti sul filo comunicativo tra realismo e sublimazione, rispecchia le caratteristiche di una realtà propria vissuta e interiorizzata e ne propone una personale tendenza idealizzante.
L’ambientazione e i gesti dei protagonisti inseriti e fermati in uno spaccato di abituale quotidianità si arricchiscono di contenuti e significati simbolici. Si snoda così una galleria dove i temi proposti ci fanno entrare nella vita attraverso una porta di mistero ed eternità fissata in un istante che va oltre l’apparenza delle cose. La vita ripresa da Antonio sia nei paesaggi che nei ritratti è evoluzione del suo tempo e nel tempo. Ma l’occhio del maestro va oltre, e cerca di cogliere quel mistero che si cela dietro l’apparenza di tutte le cose, rivelando quella energia nascosta di vita sia personale sia di ciò che lo circonda, posta in una dimensione temporale dove il prima e il dopo non contano, perché il vero senso delle cose sta oltre il tempo.
Raffaella Ferrari
Art critic