TANIA PENNESTRI’.

TANIA PENNESTRI’

VILLA MABULTON

SU PEI MONTI

Rassegna culturale autunno 201

12 novembre

GAETANA TANJA PENNESTRI’

Gaetana Tanja Pennestrì è nata a Reggio Calabria nel 1958 e vive a Caserta.

La Pennestrìesordisce nel 1980 come poetessa e collabora per lungo tempo con la rivista “La Procellaria”, ma la sua personale necessità di dar forma alle sue parole e la naturale attitudine verso le arti visive e plastiche la portano necessariamente a figurare il suo pensiero attraverso la creta e il disegno.

Questo nuovo percorso intrapreso è arricchito da vari studi ed esperienze di vita: si iscrive alla facoltà di Psicologia per catturare gli umori dell’anima e, grazie a proprie ricerche spirituali, nel 2002 compie un grande viaggio in India, durante il quale percorrerà una nuova esperienza nelle strade dello spirito e dell’Energia sottile.

I paesaggi surrealisti o realisti che ospitano i suoi personaggi, per lo più figure femminili in cui l’artista sempre si identifica, sono eseguiti con magistrale tecnica ed efficacia nel risultato.

Essi possono essere giardini segreti, paesaggi dell’anima o la rievocazione di luoghi conosciuti e frequentati, essi sono l’amorevole contenitore, casa, nido, delle figure di donna affettuosamente custodite, la donna è però indipendente in questo mondo costruitogli attorno carico di mistero e antichi segreti.

La donna dunque al centro della poetica artistica della Pennestrì, la donna come colonna della società, della famiglia, donna come sicurezza della continuità della vita, simbolo dell’eleganza, delicatezza, sensualità, la donna/uomo che con determinazione supera e affronta gli ostacoli della vita.

La pittura, in generale, dovrebbe essere prevalentemente un fatto di idee ed emozioni e le opere della nostra artista sono sempre arricchite di una quarta dimensione, quella dell’interiorità che si fa ricerca metafisica e filosofica oltre le apparenze.

La Pennestrìcerca la luce in se stessa e la trasferisce nelle sue opere.

Emblematica è l’opera da lei esposta in questa Rassegna Culturale a titolo: “La Donnae il Lupo”, ognuno di noi è libero di consegnare all’opera il significato che desidera scavando nel suo vissuto, ma all’interno delle pennellate dove, i colori sono fusi in un’armonia di impast,i si intravede e si enuncia il racconto della storia che si dissolve in luce per farsi poesia.

Ed è la storia di Cappuccetto Rosso, attualizzata, modificata nei significati, ma pur sempre mantiene e contiene le ancestrali simbologie letterarie. La bambina diventa adulta e non verrà mai mangiata dal lupo, la donna può  essere paragonata a San Francesco d’Assisi, entrambi hanno trovato e voluto la comunicazione con il Lupo, facendoselo amico. Le armi usate sono l’amore, la pazienza e la saggezza, che subentrano in noi solo con la crescita e l’esperienza.

Donna Madre dunque, madre anche del Lupo con le sue simbologie legate all’uomo, madre che non può e non deve trattare in modo disuguale i propri figli, ma li deve unire tutti sotto la protezione dell’amore.

La  protagonista è sicura di se, non si nasconde più, si sveste delle ingiustizie subite per secoli, è lei che guida la vita e i futuri passi del Lupo. Lo stesso vestito rosso porta con se preziosissimi significati di: passione, forza, amore e determinazione, come di color rosso è il vestito da sposa delle donne Indiane, che con il matrimonio destinano la loro vita alla famiglia e all’amore.

Si enuncia dallo sguardo della protagonista la sua capacità di vedere lontano e di perseguire fiduciosa il suo cammino protetta e rassicurata dal passo del lupo che l’antecede pronto a difenderla da eventuali pericoli.

Orgogliosa, sicura di se, prende leggerezza e alleggerita dalle esperienze negative della vita, la luce la inonda e si ode il canto della sua nuova primavera che la vede innamorata dei suoi sogni e della sua attuale conquistata vita.

Raffaella Ferrari

 

 


Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>