VILLA MABULTON
SU PEI MONTI
Rassegna culturale autunno 2011
12 novembre
DONATO FUSCO
Donato Fusco, visual artist emergente, è nato a Policoro nel 1971 ed attualmente vive a Tursi provincia di Matera Basilicata.
Si avvicina alla fotografia già in tenera età stimolato e affascinato dal cugino pittore e dal maestro delle scuole elementari amante dell’arte figurativa.
Pian piano affina la tecnica già dalle scuole medie e la passione verso la fotografia in lui accresce sempre più.
Ferma così con l’obiettivo momenti di vita personali, legati indiscutibilmente alla sua terra e al suo “io”.
Attivo nell’organizzazione di importanti e diversi eventi socio-culturali, ha partecipato e organizzato diverse esposizioni personali e collettive: Roma, Padova, Lodi, conseguendo importanti consensi sia dalla critica che dai fruitori.
La Fotoa titolo “Spaventapasseri” è tra i 200 finalisti all’iniziativa del sito Repubblica.it in collaborazione con festival FotoGrafia di Roma.
La fotografia è nata per essere al servizio della realtà e della memoria, più che dell’arte. Alcuni fotografi però l’hanno trasformata in Arte.
Questo è il caso di Donato Fusco che, padrone indiscusso del mezzo fotografico e della tecnologia legata all’arte fotografica, raggiunge risultati indiscutibili e riscontrabili nelle sue opere, perché di opere d’arte si tratta.
Il percorso di vita di Donato Fusco è stato altamente incisivo per lo sviluppo e raggiungimento di tale spessore nella sua attività.
Molti dolorosi passaggi della sua vita sono documentati nelle fotografie o si celano “dietro l’angolo”.
La grande sensibilità dell’artista è testimoniata nei suoi elaborati, i quali portano con se inquietudine, solitudine e reminiscenza.
Dalle sue fotografie però trapela anche un grande attaccamento alla natura, quasi a testimoniare l’esistenza di una via di fuga terrena ai pensieri ed esperienze negative, un nido dove rifugiarsi, perché è lui che è andato a cercarla nei suoi pellegrinaggi e ha voluto che essa stessa facesse parte della sua vita accogliendola così, grazie al suo obiettivo, dentro la sua anima.
Allo stesso modo il prato di Margherite, fresche, rigogliose, offrono un tappeto dove adagiarsi e dove abbandonare per un attimo le ancestrali tensioni, l’obiettivo corre e tocca e immortala la chiesa, là solitaria inerpicata su di un monte, luogo spirituale dove depositare le proprie speranze e dove raccogliere le proprie energie per affrontare il futuro.
E, ancora montagne bianche, maestose, squarciano un cielo, quel cielo azzurro intenso da lasciarci frastornati e allo stesso tempo alleggeriti.
Lo studio e la ricerca incessanti di Donato Fusco continuano nei suoi scatti, nell’immortalare ogni piccola variazione della natura amorevolmente modificata con la sensibilità di un pittore.
Ogni immagine diventa così unica e irripetibile, eterna, i ritocchi digitali eseguiti da Fusco donano alla foto un impianto si malinconico, ma rendono perfettamente il suo essere spontaneo, energico e risoluto ed enunciano la grande passione verso il suo operato.
Gli spazi dell’interiorità stampati sono abitati da inquietudini irrefrenabili, ma allo stesso tempo, grazie alla maturità raggiunta, Donato Fusco riesce a trasferire il senso pieno della vita, in quanto ogni foto porta come simbolo distintivo la sua sensibilità.
Questo percorso tracciato conduce il fruitore ad un’edenica visione che farà propria ed entrerà a far parte di un personale bagaglio di ricordi.
Allo stesso tempo, il “sensibile” spettatore ricercherà nelle proprie tracce emozionali del ricordo le immagini di proprie visioni dell’anima e si lascerà inevitabilmente “scalfire” la mente con le immagini proposte dall’artista-fotografo.
Raffaella Ferrari