Società delle Belle Arti – Circolo degli artisti “Casa di Dante”
presentano
‘LE SEGRETE COSE’
Visioni e apparizioni nelle opere di Piero Conestabo e Barbara Pratesi
a cura di Giancarlo Bonomo e Raffaella Rita Ferrari
5 – 17 ottobre 2024
FIRENZE, Casa di Dante
OPENING: sabato 5 ottobre 2024 – ore 17
Con il patrocinio del COMUNE di FIRENZE
In collaborazione con i Club per l’UNESCO di Firenze e Udine
PARTNER: Lunardelli vini pregiati
INFO: eclipsisproject19@gmail.com
CONCEPT
Ciò che definiamo conoscenza della Realtà costituisce solo una piccola parte della Verità ultima dell’universo mondo, ed è la sommatoria di cognizioni e percezioni che ci vantiamo di possedere. Le facoltà altre della Mente creativa, unite alla capacità immaginativa, talvolta danno vita a privatissime Visioni che riflettono sogni, intuizioni o presentimenti. Mentre le visioni sono circoscritte alla proiezione individuale di un mondo interiore spesso sconosciuto, talvolta attribuibili ad una particolare condizione psicologica, le Apparizioni sono manifestazioni molto più vicine alla Realtà, quasi fossero una sua estensione, al punto da essere percepibili quale fenomeno collettivo. I due artisti in mostra, con sensibilità certo diverse ma complementari, presentano entrambe le dimensioni che, nell’analisi iconologica, sembrano coincidere. Le opere, plasmate nella materia o cristallizzate dal colore denso su tela o carta, riflettono un percorso umano iniziatico dal Sensibile all’Intelligibile, dall’Oscurità alla piena Luce, in un luogo pervaso da suggestioni dantesche.
What we call knowledge of Reality constitutes only a small part of the ultimate Truth of the universe world, and is the sum of knowledge and perceptions that we boast of possessing. The other faculties of the creative Mind, combined with the imaginative capacity, sometimes give life to very private Visions that reflect dreams, intuitions or presentiments. While visions are limited to the individual projection of an often unknown interior world, sometimes attributable to a particular psychological condition, Apparitions are manifestations much closer to Reality, almost as if they were an extension of it, to the point of being perceived as a collective phenomenon. The two artists in the exhibition, with certainly different but complementary sensibilities, both present the dimensions that, in the iconological analysis, seem to coincide. The works, shaped in the material or crystallized by the dense color on canvas or paper, reflect a human initiatory journey from the Sensitive to the Intelligible, from Darkness to full Light, in a place pervaded by Dantean suggestions.