Stralcio critico da: ‘Micromega e Oltre: Esplorando l’Arte di Roberto Saglietto’
RAFFAELLA RITA FERRARI
… Saglietto, attraverso l’arte, cerca di dare una risposta ai propri ‘Perché’, al senso della vita, e si immerge nel tentativo di comprendere l’ampiezza dell’universo, cercando di svelarne il mistero attraverso una visibilità limpida, curativa, la sua. Cosicché l’universo visibile e invisibile celebra un senso di meraviglia e mistero di fronte alla vastità dell’esistenza, suggerendo la presenza di realtà e dimensioni che vanno oltre la nostra comprensione razionale. Tale fusione suggerisce l’esistenza di realtà e dimensioni al di là della nostra comprensione razionale, evocando uno stato di contemplazione profonda di fronte alla bellezza e alla complessità del cosmo. Le opere di Roberto Saglietto non si limitano a essere semplici manifestazioni di abilità artistica, ma fungono anche da inviti alla riflessione su temi universali e che dunque trascendono il presente e si slanciano verso un non tempo.
Infine, riflettere sull’immensità del Sistema ci porta a considerare la nostra posizione in esso con una modesta umiltà. Sarebbe presuntuoso e limitante credere che siamo gli unici esseri viventi in questo vasto universo; solo il trascorrere del tempo potrà rivelare la verità di questo enigma!!!…
Stralcio critico da: ‘La frammentazione del Mondo’
GIANCARLO BONOMO
”…Saglietto prefigura visioni del mondo messe a fuoco da una distanza lontana, come ne fosse meravigliato spettatore. E questo gli appare come un cosmorama a mosaico, costellato da tessere che dividono e separano, senza possibilità alcuna di comunicazione diremmo ‘osmotica’…”