LAURA ALTOBELLI

Quanto rilevante sia il gesto immediato dell’artista informale, che opera diretto sulle tele senza premeditazione alcuna, in quanto, tutto è già creato dentro Sé, e attende solo di rivelare quella scintilla per raccontare quell’Oltre, fa dell’arte informale uno dei mezzi più autentici per dare alla luce l’espressività più segreta. Solo qui il fulgore interiore, come i riservati tormenti e le profonde meditazioni, trovano nella tela, lo spartito tangibile dove inserire il tremolio musicale dell’Anima a mezzo del colore, per rappresentare, in maniera indelebile, un pensiero altrimenti fugace come un nastro di luce che squarcia la notte più profonda. Questo è l’operare di Laura Altobelli che grazie alla spiritualità dell’Arte astratta, elargisce alla tela i suoi ben riconoscibili coaguli liquefatti di colore, per lo più blu e verdi, e impreziositi da scintillanti incastonature di oro e rame, con tutta la loro profonda simbologia. Il fraseggio cadenzato, ottenuto dalle sovrapposizioni del colore lisciato dallo scorrere della luce naturale assorbita dalla foglia d’oro e rame, pronuncia a gran voce il suo messaggio stentoreo, perché esso non poteva più reggere il silenzio interiore. A mezzo dell’arte l’Altobelli coniuga in maniera emblematica: propensione, preparazione e proponimento, trovando tutte le strade percorribili che possano far maturare il granello della sua idea, rimedio personale per destrutturare il disordine e per ricomporlo in quell’equilibrio che risiede in particolare nella sfera emotiva personale. Laura accende le idee attraverso un preciso processo creativo, seppur sempre istintuale, e opera al di sotto del livello di coscienza, chiarisce così in un momento inatteso, la sfida con sé stessa.

Raffaella Rita Ferrari