Albino Mezzacasa
Albino Mezzacasa presenta la sua esperienza nel campo delle arti con varie tecniche artistiche come: scultura, pittura, incisione e grafica, oltre ciò, la sua indole creativa lo porterà anche a produrre racconti e poesie.
Nel campo delle arti figurative iniziò da bambino con la curiosità pura del voler riprodurre ciò che lo circondava e per imitazione di chi gli stava vicino. Con un temperino intagliava delle piccole madonnine e visti i piacevoli risultati, si spinse sempre oltre, sia nell’osservazione di immagini che normalmente i bambini non si fermano ad ammirare, che nel provare essenze diverse, o per meglio dire, che gli capitavano tra le mani. Cresciuto con questo bagaglio di entusiasmo e passione, si interfaccia con artisti locali e, nonostante desiderasse frequentare corsi per raffinare e migliorare le basi della conoscenza acquisita in questo continuo pellegrinare artistico, ha dovuto abbandonare il sogno, in quanto venne invitato a scegliere altro tipo di percorso lavorativo.
Ha sempre continuato, nonostante i vari impegni di vita, a coltivare la sua passione, ma la vera svolta avvenne circa vent’anni fa, quando partecipando a simposi di scultura, trovò la possibilità di confrontarsi con altri scultori e da ognuno rapì esperienza che poi l’applicherà ai suoi lavori. La cifra espressiva di Albino prende vita e qui inizia a delinearsi la sua distinguibile espressione scultorea che sarà poi riversata nelle altre manifestazioni artistiche praticate.
Le linee lunghe delle sculture, ricordano lo stile liberty liberato dall’eccesso d’ornamento, seguono anche il fluire snello dello stile di alcune sculture di Modigliani.
Le figure rappresentate, che vedono spesso la donna protagonista, sono slanciate verso l’alto e sembrano attirate costantemente dal richiamo del sole e successivamente piegate e cullate da quel sottile vento che dona loro un sinuoso e delicato movimento, vivacizzando ogni singola intagliatura. Questo scatto di nascita dell’opera sembra risiedere nella madre terra e da lì prender vita senza mai abbandonare però la sua origine. Forse in questa lettura dell’opera, si racchiude il desiderio di Albino, quello di prendere il volo, mai completamente brandito e di offrirsi completamente a quel mondo fantastico che tanto lo appassiona.
La grande sensibilità plastica e il gusto nella scelta del soggetto da rappresentare, unitamente ad un orientamento quasi asimmetrico delle forme, fanno germogliare delle sculture inimmaginabili che, nella loro delicatezza, mantengono armonia, equilibrio ed eleganza.
L’alleggerirsi verso l’alto delle sculture favorisce ancor più il fluire della luce che accende ogni particolarità delle essenze e delle forme, mette a nudo le caratteristiche del legno e fraseggia, con noi fruitori, riguardo alle difficoltà incontrate dall’artista nel lavorare il materiale.
Pero, melo, frassino, tiglio, pino cembro, ciliegio, rovere, castagno, betulla, olmo, cirmolo, ogni legno ha la sua storia e Mezzacasa rispetta, nell’intaglio, le linee guida suggerite dall’essenza stessa. L’artista parte spesso da un progetto mentale, ma durante l’esecuzione dell’opera tante volte deve rivedere l’idea iniziale che, in base alle mutazioni irregolari e naturali del legno, obbligano a percorrere altra strada.
Esprimere intimi sentimenti in scultura è opera ardua, la scultura è una tecnica artistica che ti lega molto e che delinea già in sé uno sviluppo dedicato. Attraverso la sua opera il Maestro consegue in maniera emblematica il suo fine e ci invia messaggi di pace, passione, dolore, paura e gioia. Talvolta si rifà al mondo onirico dei bambini, riemerge così quel suo mondo bambino che è ben radicato nel personale ricordo. Lui è cresciuto con le favole “bianche e nere”, quelle favole che nel loro svolgersi smascheravano sempre personaggi inquietanti che poi i bambini si portavano a letto e che tormentavano il loro immaginario, ma quelle favole sono anche il legame con il narratore che verrà accuratamente preservato per tutta la vita.
Pagine di vita, emozioni e ricordi racchiusi in un mondo che vive e che profuma, inebria e ci avvolge delicatamente nei suoi viluppi d’essenze, queste sono le sculture di Albino Mezzacasa, un diario personale in cui si appunta ogni brivido di creazione.
Raffaella Ferrari
Critico d’arte