Linda Cudicio Illustratrice, pittrice, maestra e animatrice, nasce a Cividale (UD) e attualmente risiede a Faedis (UD). Si laurea presso il DAMS di Gorizia con indirizzo cinema ed èallieva della Scuola dell’Illustrazione di Sarmede (TV). Parallelamente all’attività artistica è impegnata in scuole, Centri Disabili, case di Riposo dove tiene corsi di Educazione all’Immagine e laboratori creativi per tutte le età come Pittura danzante, Colore in Movimento, Vetro e luce, Happy Film la cui protagonista è il personaggio dell’ultimo suo libro e Labo-Teatrini, racconta storie con marionette, pittura spray fluo e pittura su vetro. La Cudicio si sta specializzando in arte terapia con Artea la cui sede è a Pordenone. Oltre alla parte artistica tradizionale Linda si dedica anche alla creazione di pupazzi di stoffa, burattini in gomma piuma e bijoux che vende in mercatini di piazza unitamente agli oggetti confezionati dal laboratorio, da lei fondato, “Nonni lab”.
Linda, sin dai suoi esordi, persegue un sogno, quello di inserirsi nel mondo delle immagini per l’editoria e le fiabe, e trionfa nel 2005 con la pubblicazione delle illustrazioni per il libro per bambini: “I Benandanti”, seguono poi circa altre 10 pubblicazioni con illustrazioni su temi di poesie, racconti e ricette. Nel 2012 pubblica la prima storia completamente sua: “Cjar Sjor Surisin” con la Grame Edìzìons, seguono: Una cosa bella per me e l’ultimo Loopy, con relativi gadgets, borsine, adesivi, segnalibri e cuscini.
I pupazzetti da lei prodotti vanno a sostenere la Lega Antivivisezione di cui è socia convinta.
Il motto di Linda applicabile a tutta la sua esistenza sia come mamma che come artista è: “Si può Fare!!!! Tutto è possibile se lo vuoi veramente!!!!”.
Addentrandoci nella poliedricità dell’artista Cudicio e analizzando con curiosità tutte le infinite sfaccettature e innumerevoli sfumature del suo essere artista, non è difficile estrapolarne l’essenza e il filo conduttore, fatto da amore e rispetto, che accompagna tutto l’enorme lavoro da lei ideato e dedicato in particolar modo a tutte quelle fasce di età più delicate come: bambini, anziani e con un occhio di riguardo rivolto ai disabili. L’arte, con Linda, prende spunto e lo trova da queste interazioni, da questo continuo lavorare insieme e il suo incessante appuntare emozioni, stati d’animo, reazioni o disaccordi la portano a migliorare e a capire profondamente come l’arte possa diventare un linguaggio universale e motivo di terapia applicata. L’arte fa bene, fa star bene, è terapia dell’anima, è soddisfazione, condivisione e conoscenza. Grazie all’arte si aprono le porte della sperimentazione e Linda, Magister Ludi, trascina positivamente con se chi ha scelto di seguirla, donando generosamente la sua maestria e il suo entusiasmo. Il colore è la guida, esso sia applicato nelle tavole di illustrazione per i libri, vetri o per l’ultimo ciclo di pittura dedicato ai Baci e all’Amore. Linda è un’artista immediata, istintiva, senza problemi irrisolti, conduce la sua vita immersa nella natura, circondata da animaletti e avvolta dall’immenso amore della figlia Teresa e del marito. La grande sperimentazione nel campo delle tecniche artistiche la porta all’uso di acquerelli, matite, acrilici e tutto ciò che la circonda diventa curiosità applicabile al suo lavoro. Nell’ultimo ciclo di pittura dedicato ai baci e all’amore, in particolare, usa come supporto la stiferite riciclata da cantieri edili, sulla quale interviene successivamente con acrilici spray e pennello. I colori così stesi assumono le cromie dell’arcobaleno e rimarcano volutamente le varie tonalità che può assumere l’amore. Le sagome realizzate tremano di pulsazioni emozionali e fraseggiano autonomamente e liberamente il loro intrinseco e positivo messaggio. L’inserimento con mascherine di cuori o semicerchi, volutamente apposti alle sagome di supporto, vanno conseguentemente ad alleggerire gli angoli acuti e le figure geometriche, offrendo in generale l’idea di armonia ed equilibrio. Altro elemento fondante nell’opera pittorica della Cudicio è la ricerca della luce, onnipresente in tutte le realizzazioni. In particolar modo questa ricerca è evidente nelle illustrazioni con l’impiego dell’acquerello, tecnica veramente difficile da dominare, e poi spontaneamente trasposta nell’attuale ciclo. La sperimentazione di Linda ora si muove anche verso il vetro. Uno dei dati più importanti dell’arte di Linda è che lei ha trovato un linguaggio universale per arrivare al cuore e alla conoscenza di tutti, senza distinzione di età e di provenienza culturale, colpendo a segno il suo intento basato sulla condivisione aperta e limpida dell’esperienza artistica.
Raffaella Ferrari