Con il patrocinio della CITTA’ di ASSISI
La PRO LOCO di Assisi promuove
l’evento ideato e prodotto da
ECLIPSIS STYLE PROJECT
‘SKYLINES OF SOUL’
ASSISI – PALAZZO DEI PRIORI
Sala ex Pinacoteca, Piazza del Comune
CURATORI: Giancarlo Bonomo e Raffaella Ferrari
PERIODO: 28 ottobre – 6 novembre 2023
INAUGURAZIONE: sabato 28 ottobre 2023 – ore 17
Espongono gli artisti:
Matteo Abbondanza
Matteo Boato
Oxána Bódis
Luciano Bonetti
Maria Stella Corsi
Saul Costa
Danilo Galavresi
Pier Paolo Lorenzini
Con la partecipazione del Soprano Barbara Candeo
ORARI DI APERTURA
da lunedì a venerdì: 15 -18
sabato e domenica: 10.30 – 12.30 / 15 -18
info: eclipsisproject19@gmail.com
In collaborazione con i Club per l’UNESCO di:
Perugia, Gubbio e Alta Umbria – Foligno e Valle del Clitunno – Udine
Partner: lunardellivinipregiati.it
ABSTRACT CONCETTUALE
Il concetto di paesaggio nell’arte è estremamente soggettivo, e si pone aldilà del mero significato del termine che indica, nel senso comune, la caratteristica di un luogo e la conseguente contemplazione dello stesso con lo sguardo che lo abbraccia ed interpreta mediante il pensiero ed il sentimento. Nella considerazione che la realtà è sempre una dimensione tradotta soggettivamente, sia sotto il profilo filosofico che secondo le moderne ricerche delle neuroscienze, è lecito affermare che la rappresentazione di un paesaggio – naturale, antropico o interiore – sia una percezione quanto mai individualistica del pensiero che lo anima e della sua proiezione espressiva. In questa mostra abbiamo voluto dare spazio alla molteplicità interpretativa, dall’apparente oggettività dell’obiettivo fotografico che ‘vede’ ciò che lo sguardo umano non coglie nel particolare, alla trasposizione immaginaria vagamente figurazionale, cubista, o per codici enigmatici di estrema sintesi, fino all’astrazione assoluta. Ed è sempre motivo di meraviglia (vera origine della filosofia più pragmatica) constatare quanta vitalità e passione ci siano nelle infinite combinazioni creative, nel tentativo di fermare una realtà che appare, muta e scompare quasi a volersi negare nella propria verità nascosta. Siamo presenti ma, talvolta, non siamo partecipi a ciò che accade. Guardiamo e magari non vediamo, per singolare paradosso. Altre volte, per converso, catturiamo dettagli impensabili. La realtà corre, e noi stessi siamo in corsa con la speranza di riuscire a prenderci, prima o poi. E, in questa incertezza amletica, tutto si riconduce al punto di vista, al privatissimo modo di essere, vedere, sentire ed infine proporsi sovente con le proprie maschere caratteriali. Mentre, nel pastrocchio delle caotiche percezioni di una vorticosa quotidianità che pretende di imporsi al Vero, il gioco ritorna a noi. Si fa strada, allora, una riflessione segreta ma spontanea, carezzata a lungo fra le pieghe della nostra parte più autentica, laddove non possiamo mentire. Ovvero, che il modo di guardare il mondo crea quel mondo che noi guardiamo. Un concetto che, certamente, gli artisti qui invitati conoscono molto bene.